Caro Ed…

SnoudenBlog

Cari, in attesa che il buon “Snouden”, come lo chiamano ormai affettuosamente i russi, si palesi (ha promesso una conferenza stampa dopo l’asilo in Russia, per ora resta invisibile in attesa dell’arrivo del padre,  ma lo danno in una dacia nella regione di Mosca), ancora un po’ di humour alla russa. Vi avevo promesso il testo integrale della “lettera aperta” indirizzata alla ‘talpa’ della Cia da Roman Dobrohotov, giovane attivista dell’opposizione moscovita. Pubblicata su Facebook subito dopo la notizia dell’asilo, è stata ripostata migliaia di volte. Esilarante.

Roman Dobrokhotov
Lettera aperta a Edward Snowden

Caro Ed!

Ieri ho saputo che ieri sei potuto entrare in Russia con l’asilo temporaneo. Mi congratulo con te, a nome di tutta la comunità mondiale progressista! Ora sei finalmente al sicuro. Qui in Russia, nessuno penserebbe di perseguire qualcuno per la divulgazione di segreti di stato, per intercettazioni telefoniche e per aver letto la posta  altrui, senza un ordine del tribunale. Da noi, grazie a Dio, nello stato di diritto – i servizi segreti russi dal 2008 hanno tutto il diritto legale di toccare le conversazioni telefoniche e leggere la posta elettronica. Tutto questo è noto e non c’è nulla da rivelare [riferimento al programma russo Sorma, analogo del Prism Usa, ndb]. Ma dato che stai appena iniziando a fare conoscenza con tutte le dimensioni della nostra libertà della società russa, permettimi di darti un paio di consigli modesti – visto che qui in Russia abbiamo le nostre specificità, è meglio conoscerle in anticipo.

In primo luogo, Ed, sentiti libero di fare ciò che ti piace. Se in America denunciare il governo è stato irto di difficoltà, nel nostro paese libero non vi è nulla di simile, anzi, al contrario – le persone che criticano il governo americano sono incoraggiate e fanno una splendida carriera. Lo stesso spero e auguro a te. Ma ti esorto soltanto a non dimenticare contro che cosa esattamente stai combattendo. Perché se  nel calore dell’emozione ti confondi, ti tocca tornare nella stanza- capsula (e, molto probabilmente, nemmeno in aeroporto).

In secondo luogo, chi vuole imparare cos’è la Russia, deve sapere che è – un paese spirituale. Forse nelle scuole americane ti hanno insegnato che la ricchezza russa  si basa su petrolio e legno. Non è più così. Mikhail Khodorkovsky ha rubato tutto il petrolio nel 2004, e di recente Alexei Navalny ha rubato un’intera foresta, quindi la nostra principale ricchezza spirituale ora è – ortodossia, autocrazia e nazionalità. L’Ortodossia – è una religione molto liberale: si può bere alcol, mangiare carne di maiale, e guidare ubriaco in autostrada come l’Abate Timothy. Ma la cosa principale è – non ballare. Non si può ballare, è un crimine penale [riferimento al caso Pussy Riot, ndb]. Ma tu non sei un ballerino, quindi, non fa differenza. L’autocrazia è lo stesso – è una forma tradizionale russa di democrazia, molto spirituale, diciamo. Ogni tot anni, eleggiamo Vladimir Putin. Vladimir Putin ha quasi catturato il più grande pesce gatto al mondo. Il più grande in assoluto l’ha preso Lukashenko. Questo è tutto quello che c’è da sapere sulla politica nei paesi ex Urss. Se non vuoi tornare nell’hotel capsula da qualche parte a Krasnokamensk. Il nazionalismo infine – è lo spirito nazionale. È possibile accedervi attraverso le canzoni di Stas Mikhailov, ma personalmente, il mio consiglio è – non ascoltarle.

In terzo luogo, non pensare che a me interessi una cosa del genere, a me personalmente non  interessa, ma è meglio se non sei gay. E se sei gay, meglio non lasciare l’hotel. Se sei Ebreo –  non diventi maestro del villaggio. Consiglio stupido, in fondo, giusto? Ma so quello che sto dicendo. Basta crederci.

Ho sentito che il tuo avvocato Kucherena ti ha regalato “Delitto e castigo” – è un grande libro, ti prego di leggerlo prima di  conoscere una donna di nome Elena Mizulina (deputata alla Duma tra i principali iniziatori della “legge anti-gay” russa). Se non lo fai, poi potresti pentirtene! Non importa quanto sia nobile l’idea che ti guida.

E, infine, un paio di stralci di consigli: non infrangere il codice stradale fino a quando non sei un deputato, non sprecare il tuo denaro per comprare un appartamento (basta conoscere Ramzan Kadyrov) [il leader ceceno, ndb], impara a giocare a Badminton, e se ti offrono di candidarti a sindaco di Mosca – non accettare, è una trappola! E ricorda tre semplici regole: non vestirti di bianco (o almeno non vicino a Piazza Bolotnaya), non indossare abiti aderenti (almeno non troppo aderenti, e non vicino alla Duma di Stato) e niente danze (almeno vicino alla Chiesa).

Non voglio spaventarti. Al contrario. Qui possiamo fare qualsiasi cosa. Se vuoi mentire, si può – rubare, anche 13 anni di fila, nessun problema. Basta ricordare il mio consiglio.

E la cosa migliore, dato che sei già lì, non uscire fuori dal tuo hotel. Difficile spiegarti. Non capiresti, comunque. Semplicemente – è meglio se non esci.

Tuo

R.D.

Nella prossima puntata vi parlo della “Lista Mizulina”, e del sesso orale (sic!) in Russia. Intanto mi guardo Bolt al Luzhniki.

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